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Rapporti tra utilizzatori e industria ed evoluzione dei DRM: il contributo dell’open source

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Luciano Pilotti, Andrea Ganzaroli


 

In questo breve articolo sui DRM evidenziamo che l’Europa è alla ricerca di un compromesso tra interessi dell’industria, utilizzatori finali o intermedi che domandano una maggiore apertura e flessibilità nel delineare i confini tra ciò che è “proprietario” e “non proprietario”, soprattutto nell’interesse delle piccole e medie aziende oltre che dei consumatori finali. Ciò che può avvenire garantendo in tutta la Ue una protezione "effettiva, trasparente e armonizzata" dei software in modo da stimolare investimento e innovazione. Si evidenzia tuttavia che i brevetti non servono spesso a proteggere le innovazioni da parte delle imprese ma ad avere più potere contrattuale rispetto ai concorrenti o a bloccarne le innovazioni con investimenti dissuasivi introducendo artificiose barriere all’entrata o all’uso di conoscenze tecnologiche disponibili deviandone le attività di R&S lungo strade più rischiose e lunghe. In questo quadro si inserisce la discussione sui DRM. Si fanno emergere proposte che mostrano ragionevoli spazi di azione e possibilità di accoppiare in forme non destabilizzanti il problema della convergenza degli standard DRM con piattaforme Open Source. Punto di partenza non è tanto la definizione del confine tra attività erogate a pagamento e attività a libero accesso o free sul quale un sostanziale accordo tra le parti è già sostanzialmente acquisito, ma quale modalità pratica utilizzare per il pagamento dei diritti d’autore, in forma il più possibile automatica e semplice. Necessario dunque un sistema di regole e di processi di standardizzazione orientati alla pluralità e varietà dell’offerta che favorisca la vitalità e innovazione dei molti piccoli e medi operatori impegnati nella produzione di materiali digitali di varia natura e trasferibilità con benefici effetti per tutti gli utenti finali e intermedi. Conseguentemente, ne potrà beneficiare l’intera filiera della produzione di valore digitale con enormi vantaggi di accessibilità a prezzi decrescenti per volumi e varietà crescente dei contenuti utili.