quaderni di management 
bimestrale di cultura managerialeE.G.V.
  
  < Torna all'indice

Lo sportello unico per le attività produttive

Scarica l'articolo in PDF Articolo

Renato Di Gregorio


 

Lo sportello unico per le attività produttive, chiamato spesso con una sigla: SUAP, nasce in Italia nel 1998 grazie ad un´azione legislativa stimolata dalle associazioni imprenditoriali.
L´obiettivo che si pone la legge è di agevolare le imprese nell´avere in tempi più rapidi e comunque definiti la certificazione pubblica per operare su un territorio. 
La legge sancisce che un solo punto nell´ambito dell´intricato e articolato sistema delle autorizzazioni pubbliche ha il potere di dialogare con l´imprenditore e questo si chiama appunto "SUAP" e viene amministrato da un funzionario che si assume la responsabilità dell´intero processo amministrativo e del rilascio dell´autorizzazione finale. 
L´applicazione della legge richiede il ridisegno dei ruoli e delle relazioni di tutte le organizzazioni pu bbliche implicate nel rilascio di pareri e autorizzazioni e una gestione integrata e cooperativa del processo amministrativo che le attraversa.
L´articolo intende sottolineare che la responsabilità di tale riorganizzazione spetta essenzialmente agli amministratori e al management delle strutture pubbliche. La formazione del personale interno e la dotazione di tecnologie "web oriented ", eventualmente finanziate da fonti pubbliche e affidate a consulenze anche qualificate, è necessario ma non è sufficiente per determinare i 
cambiamenti richiesti. 
La consulenza va dunque fatta essenzialmente al vertice di tali organizzazioni.
In aggiunta, l´autore, indica con precisione le persone e i ruoli da coinvolgere e sottolinea l´opportunità di coniugare costantemente tale azione con le strategie di sviluppo locale condivise dal territorio.
Naturalmente, essendo il presidente dell´Istituto di Ricerca sulla Formazione Intervento, nonché amministratore della società di consulenza Impresa Insieme, egli propone un approccio di cambiamento organizzativo che punta sulla partecipazione di tutti gli attori del territorio anche perché ritiene e ci suggerisce di guardare a questo "sportello" come uno strumento di sviluppo locale e come grande occasione di apprendimento interorganizzativo a livello di un territorio vasto.