Contrastare gli effetti del Principio di Peter tramite l’adozione di strategie casuali
|
|
Cesare Garofalo, Alessandro Pluchino e Andrea Rapisarda
|
|
|
Alla fine degli anni ‘60 lo psicologo canadese Lawrence Peter enunciò, in un libro poi divenuto celebre, un principio riguardante i possibili e controintuitivi effetti derivanti da una applicazione ingenua della meritocrazia. Tale principio, basato su osservazioni empiriche e qualitative effettuate dallo stesso Peter in un esteso arco di tempo, afferma - in maniera a prima vista sorprendente e sotto certe ipotesi - che i membri di una generica organizzazione gerarchica, la quale adotti una metodologia di promozioni basata sul merito, scalano i gradini della gerarchia fino a raggiungere il proprio livello di massima incompetenza.
In questo articolo illustreremo i risultati di alcune nostre recenti ricerche, per mezzo delle quali, utilizzando le nuove potenzialità offerte dai modelli ad agenti, abbiamo non solo verificato computazionalmente e in modo quantitativo l’esattezza dell’intuizione di Peter, ma abbiamo anche mostrato in dettaglio come, attraverso delle strategie di promozione alternative a quelle meritocratiche e basate invece sul caso, sia possibile contrastare gli effetti deleteri del fenomeno scoperto da Peter ed aumentare l’efficienza delle aziende o delle organizzazioni gerarchiche che ne siano affette.
|